Il percorso editoriale atto ricostruire storia, tracce orme della bonifica bellica in Italia prosegue per mezzo del saggio: “SCHEGGE ASSASSINE”.
Certo la memoria richiama il secondo dopo guerra, quando piccole società BCM inviano propri uomini a deminare ogni luogo del Belpaese.
Erano uomini, tecnici dipendenti di società private, erano civili, ma le mine uccidevano ugualmente. Se rivolgo il pensiero verso codesto passato devo confessare ed ammettere quanto il mio presente professionale sia permeato da cultura e competenza, ereditata da questi autorevoli personaggi del nostro ieri professionale. Ovviamente ciò che scrivo è dettato da una giusta ( sempre insufficiente), conoscenza del settore BCM.
L’editoriale campagna a favore di questi uomini continua, perchè mentre scrivo queste “banali righe”, molti colleghi raggiungono remote località a caccia di residuati bellici, ammorbidendo le numerose emergenze che creano questi oggetti del passato.
Il lavoro continua giusto per ricordare che ancora oggi produciamo sicurezza; per far comprendere a chi afferma il contrario, quanto la bonifica bellica BCM non può e non deve diventare una vetrina per nessuno, ma sopratutto, prima di affrontare questo argomento conviene conoscerlo a fondo, viceversa diventa necessario un saggio e conveniente silenzio…!